La panchina Ali-brì: un concept innovativo
Concorso per una panchina per il Parco delle Lettere a Milano.
”nuove tipologie di arredi di design destinati ad aree verdi e spazi pubblici all’aperto dedicati ad attività di carattere culturale individuali e collettive, per ottimizzare la fruibilità dei parchi e dei giardini annessi alle biblioteche”…
Stimolati ed incuriositi dal tema, dalle premesse interessanti e dalle richieste specifiche, abbiamo deciso di partecipare al concorso per la progettazione della panchina.
Così è nato il nostro progetto della panchina “Ali-brì”, nome evocativo, che richiama i libri e le ali del colibrì.
L’iter progettuale è stato molto articolato, per approdare ad un risultato carico di significati.
La mente spazia, le idee si inseguono e si accavallano, a volte si elidono.
Il primo step è stata la definizione dell’uso della panchina, i materiali da impiegare, le loro caratteristiche meccaniche ed estetiche, le qualità rilevanti della panchina “Ali-brì” grazie alle quali si sarebbe differenziata da quelle già presenti sul mercato.
Da queste scelte sono scaturite due proposte iniziali, concettualmente e formalmente molto differenti. Durante lo sviluppo abbiamo abbandonato la prima, più “statica e semplice” in favore della seconda, alla ricerca di qualcosa che fosse veramente originale.
Il progetto finale che ne è derivato, decisamente inusuale, sfrutta le forme articolate per differenziare le sue funzioni. In un solo colpo troviamo una ampia panchina per sedersi, una chaise-longue per leggere in relax, una seduta con piano scrittoio, un piano dedicato all’utilizzo da parte di disabili motori.
Il tema dominante della lettura ed il richiamo al libro hanno generato il nome del nostro progetto “Ali-brì” ed il suo sistema di sostegno, a forma di libro aperto.
La seduta monolitica è realizzata mediante uno stampo in UHPC nervato a basso spessore.
Il sostegno del piano di seduta, evidente solo nella parte centrale del manufatto, è realizzato con un foglio di lamiera di acciaio ad alto spessore piegato come un libro semiaperto.
La pagina anteriore del libro che funge da spalliera della chaise-longue, è decorata con le lettere dell’alfabeto intagliate nella lamiera, mentre quella posteriore, piena, prosegue piegandosi in orizzontale per formare il piano dello scrittoio che termina con una gamba a terra che stabilizza la panchina.
Il piano di seduta è incastonato in un intaglio del sostegno e si protende a sbalzo sia verso lo scrittoio che verso il lato opposto. Le due ali di “Ali-brì”. I fissaggi del piano sono tutti nascosti nella sua faccia inferiore.
Nel progetto della panchina “Ali-brì”, abbiamo dedicato grande attenzione alla scelta dei materiali, partendo dal desiderio (necessità) di mantenere inalterato il più a lungo possibile sia l’aspetto che la sua funzionalità.
La panchina, posizionata per scelta del concorso in un parco-giardino non presidiato, deve resistere agli atti vandalici (nei limiti del possibile), alle intemperie, agli sbalzi di temperatura. Oggetti facilmente deperibili, espongono inevitabilmente l’Amministrazione che li ha in carico a costosi interventi di manutenzione e ripristino.
Abbiamo scelto due soli materiali, noti e relativamente semplici come la lamiera di acciaio ad alto spessore tagliata al laser, piegata e calandrata per la struttura di sostegno e per il piano di seduta, l’UHPC (Ultra High Performance Concrete).
L’UHPC è un tipo di cemento che non contiene resine o componenti plastici ed ha numerose ed importanti caratteristiche come la grande resistenza alle abrasioni con elevata durabilità, la impermeabilità, la colorabilità in massa, la stampabilità delle superfici con personalizzazione della texture e dei colori, la resistenza ai cicli di gelo/disgelo ed al fuoco, la completa riciclabilità a fine vita (materiale “GREEN”).
I materiali sono quindi di facile reperibilità, impiegano tecnologie di lavorazione ampiamente collaudate (taglio, piegatura, stampo ecc.), sono insensibili agli agenti atmosferici, hanno superfici lisce, facili da pulire, che si asciugano velocemente dopo la pioggia.