KlimaHouse Fiera di Bolzano 2017

KlimaHouse Fiera di Bolzano 2017

Piccola riflessione a margine del viaggio di ritorno dalla KlimaHouse Fiera di Bolzano 2017, anche quest’anno ospiti di Gruppo Edile s.r.l.

Quella di Bolzano è la fiera di settore che si tiene ogni anno alla fine del mese di gennaio.

La punta di diamante nazionale dell’edilizia ecosostenibile e del risparmio energetico.
Materiali, apparecchiature, software, editoria specializzata, convegni, dimostrazioni…

Risparmio energetico in tante delle sue sfaccettature. Per gli addetti del settore (professionisti e venditori) una bella vetrina ed una ottima occasione di confronto.

Ciò nonostante le nostre case (gli edifici in genere) consumano sempre una discreta quantità di energia, specie nel periodo invernale. (su quello estivo devono essere fatte considerazioni differenti…)

Frequento la Fiera da qualche anno, sempre con estremo interesse. Complice la crisi, le innovazioni di anno in anno sono modeste.

Sempre presenti le case in legno, molto meno i laterizi. Finestre dalle grandi prestazioni energetiche. Impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), dalle dimensioni sempre più ridotte ed efficienti, isolanti performanti di ogni materiale e spessore. Soluzioni interessanti anche per il ricondizionamento degli edifici esistenti, che sono quelli che necessitano di interventi più incisivi ma rappresentano il campo tecnicamente più difficile.

Quest’anno abbiamo selezionato alcuni prodotti e soluzioni che abbiamo particolarmente apprezzato.

  • Isolamento termico delle intercapedini negli edifici ottenuto mediante insufflaggio di Aerosilex-s.
  • Isolamento termico a cappotto realizzato con il sistema Spiderex K8 di Rexpol.
  • Sistema di drenaggio e raccolta acque Geocell realizzato da Geoplast.
Isolamento…perchè non è mai abbastanza?

La domanda che ogni anno ci poniamo è sempre la stessa: perché progettiamo edifici che necessitano di impianti di riscaldamento? (del raffrescamento potremmo parlare un’altra volta).

Sono edifici progettati e costruiti “a norma”, ma vuol dire che gli edifici sono, passateci il termine, intrinsecamente inadeguati al loro scopo.

Azzardo un paragone: è come se in inverno uscissimo di casa con una maglietta leggera e per mantenere la temperatura corporea rimanessimo in movimento continuamente.
Se facessimo una cosa del genere ci prenderebbero per matti. In inverno usciamo e ci copriamo per trattenere il calore. Maglie pesanti, cappotto, cappello, guanti.
Per gli edifici no. Riteniamo normale che ogni edificio sia dotato di impianto di riscaldamento per compensare le perdite dell’involucro.

Una follia, lucida follia. Energia diversamente spendibile, dilapidata per scaldare involucri non in grado di trattenere adeguatamente il calore.
Sembra di raccogliere l’acqua con un secchio bucato e ritenere che questo sia logico ed accettabile.

Noi da parte nostra continueremo a progettare edifici “sopra la norma” convinti che la strada giusta per diminuire l’inquinamento sia diminuire i consumi e risparmiare energia. A 360 gradi.

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